martedì 12 aprile 2011

Gli occhi di notte dicono la verità

Rientro nella mia camera alla sera, tutte le luci spente, io con l'iPod nelle orecchie altrimenti non riesco a dormire ma prima di preparami per la notte passo davanti allo specchio e la luce del faro di una macchina attraversa la finestra mentre sto per abbassare le serrande e colpisce il mio volto. Mi specchio ed è inevitabile vedere nel profondo dei miei occhi qualcosa che non va. Magari con gli altri di giorno con tutte quelle luci e tutto quel chiasso non si vede e non me ne accorgo come non se ne accorge nessuno. Ma gli occhi di notte dicono la verità. I miei occhi mi guardano e mi svelano quello che ho nel cuore. Mi sento solo mentre ascolto Jova cantare "io lo so che non sono solo anche quando sono solo" e penso che è così. Io non sono solo, ho gli amici. Ma gli occhi mi guardano ancora e lo sguardo non cambia, mi chiede di guardarmi più a fondo. E mentre penso nelle orecchie sento i tasti di un pianoforte che vanno a scandire una melodia ormai inconfondibile. Sempre Jova, "A te". Stavolta lo sguardo si riempie, la prima frase e penso. "A te che sei l'unica al mondo, l'unica ragione, per arrivare fino in fondo a ogni mio respiro" ed è lì che gli occhi non hanno più bisogno di guardarsi allo specchio. Ho toccato il tasto giusto, allora ascolto la canzone non appena finisce metto pausa e penso. Penso che non ci sia nessuna ragione. Nessuna che mi dia la ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro. Non ho nessuna a cui dire che è sostanza dei giorni miei. Sarà anche troppo, ma non c'è nessuna neanche per un minimo gesto. Nessuna a cui pensare quando nel cielo brilla la luna piena, niente bei momenti da ricordare guardando le stelle sdraiato su un prato con una lei appoggiata sul petto. Ora c'è "una canzone per te" di Vasco ma "te" non ci sei, dove sei? Non ti ho mai incontrata, forse il nostro sguardo si è incrociato ma non sono stato attento, magari incrocio il tuo sguardo tutti i giorni e non capisco che sei proprio tu. Il primo amore non si scorda mai, ma bisogna prima viverlo per poi ricordarlo e come sempre a me manca la parte vissuta. Parlo, penso, scrivo, sogno e non vivo. In fondo allo sguardo resta tutto questo ma d'ora in poi la sera nello specchio se mi guarderò negli occhi saprò cosa ci troverò e forse lo eviterò.

JR

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