martedì 26 aprile 2011

Il gioco del mondo

Vivi la tua vita sul momento. Non pensare al futuro, non cercare di crearti delle certezze fatte della stessa sostanza delle nuvole, ti ci poggerai sicuro e finirai per cadere e farti male. Siamo pedine in mano al destino, al fato che "lancia i dadi e avanza di qualche posizione nel gioco del mondo che non finisce mai". Vi è una sola dimensione temporale: il Presente che noi, non so per quale comodità, dividiamo in passato, presente e futuro. Come diceva il filosofo Agostino il passato era presente, il presente è presente, il futuro sarà presente. Ogni istante che si sussegue è il futuro che viene raggiunto dal presente che lo supera facendolo diventare passato. Nell'attimo in cui il futuro diviene presente e sta per diventare passato, noi dobbiamo Vivere. Non cercare il perchè delle cose, non perderci in inutili domande, una volta che avremo scoperto le cause degli effetti non vivremo meglio. Se è successo, un motivo ci sarà o come dice Jacques il Fatalista "vorrà dire che era scritto lassù". La nostra vita è un gioco da tavola, noi siamo le pedine che durante il loro percorso incontrano gli imprevisti e le probabilità. Bisogna cogliere le buone opportunità scartando le cattive e superare ogni imprevisto che possa allontanarci dall'arrivo. Veniamo messi sul tabellone, iniziamo il gioco leggendo le istruzioni poi, pian piano impariamo come funziona. Si lancia il dado e si avanza, ci si ferma un po', si aspetta il proprio turno poi si riparte, fino ad arrivare alla fine del gioco, con la speranza di essere soddisfatti di come si è giocato. Finchè siamo in gioco, giochiamo! Non dobbiamo aver paura di provare. Se mai provi ad amare, mai amerai. Se mai provi a vivere, mai vivrai. Potrai sbagliare o attuare nel giusto, non ci sarà alcun giudice qualificato a condannarti o a lodarti. Solo tu deciderai se la tua azione sarà la più giusta o meno. Nessuna corte suprema, nessuna condanna, nessuna pena. Leggi di vita non ci sono. Siamo liberi di vivere come più ci piace, dobbiamo sentirci liberi per esserlo. Il percorso della vita è uguale per tutti, le caselle sono le stesse che tu sia un fungo o una candela. Si inizia, si gioca, si finisce. Si nasce, si vive, si muore. Come una scena di un film è uguale agli occhi di tutti, così il corso della vita è quello per tutti. Ma esiste una parte di vita che differisce da persona a persona: sono le azioni che si fanno, i pensieri che si hanno. Come la scena di un libro è immaginata da ogni lettore in maniera differente, così le azioni, i pensieri di ogni individuo saranno differenti. Tutto ciò che faremo in vita contribuirà a renderci particolari, unici, speciali.

JR

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